Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

Gianluca
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Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Mi permetto di postare il link, dato il suo contenuto e l'autorevole testimonianza fornitami dall'Ing. Bruno Cena, ex Direttore del DITE/DESP (DIrezione TEcnica/DIpartimento ESPerienze) di Lancia Spa nel periodo in cui l'Ing. Sergio Camuffo, di cui abbiamo già parlato qua, http://www.viva-lancia.com/lancia_fora/ ... 83,1356051, era a capo della DITE

http://www.savelancia.it/?p=23536
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DeltaHPE
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Bello e appassionante come un romanzo.
SilvanoMaiolatesi
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Molto interessante leggere queste pagine di storia che ci fa capire meglio gli accadimenti degli anni successivi, è indubbio che l'acquisizione (manovrata) dell'Alfa è stata una concausa del declino di Lancia, tuttavia credo che la responsabilità maggiore sia stata del management Fiat di allora, ed in particolare di Romiti che non credeva nel futuro dell'auto, deviando capitali e sinergie in altri settori, provocando anche in maniera fraudolenta l'allontanamento dell'ing. Ghidella, ingiustamente accusato di peculato. Quelli che sono venuti dopo di lui hanno portato poi il gruppo sull'orlo del fallimento. Insomma non sono riusciti a gestire degnamente tre marchi che erano all'apice e bisognava solo proseguire nel rinnovamento fisiologico dei modelli. E pensare che VW è partita da zero agli inizi anni 70 prendendo come cavia la nostra 128, gestendo 4 marchi che a quell'epoca producevano il maggiolino vecchio già di 40 anni e pochi altri modelli vetusti con motore posteriore, la più moderna era l'Audi K70, di Skoda neanche a parlarne, mentre la Seat aveva in produzione gli scarti della Fiat. Evidentemente loro hanno avuto dirigenti capaci e non intrallazzatori come da noi, che hanno fatto e disfatto anche con gli aiuti di stato, pagati da tutti noi.
appietta57
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Strano paese l'Italia....che crede ancora a parolai e bleffatori:

-si rifiutano 6.000 miliardi di lire dell'epoca ( oltre 30 anni fa ) per non fare cadere l'industria milanese in mani straniere e tutelare i posti di lavoro e poi si chiude tutto e si lasciano a casa le persone....

-si permette a personaggi che nulla hanno a che fare con il mondo dell'automobile, la sua storia ed evoluzione, di prendere decisioni contro ogni logica che azzerano valori e sacrifici delle generazioni precedenti.
mastro
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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SilvanoMaiolatesi Scritto:
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> Molto interessante leggere queste pagine di storia
> che ci fa capire meglio gli accadimenti degli anni
> successivi, è indubbio che l'acquisizione
> (manovrata) dell'Alfa è stata una concausa del
> declino di Lancia, tuttavia credo che la
> responsabilità maggiore sia stata del management
> Fiat di allora, ed in particolare di Romiti che
> non credeva nel futuro dell'auto, deviando
> capitali e sinergie in altri settori, provocando
> anche in maniera fraudolenta l'allontanamento
> dell'ing. Ghidella, ingiustamente accusato di
> peculato. Quelli che sono venuti dopo di lui hanno
> portato poi il gruppo sull'orlo del fallimento.
> Insomma non sono riusciti a gestire degnamente tre
> marchi che erano all'apice e bisognava solo
> proseguire nel rinnovamento fisiologico dei
> modelli. E pensare che VW è partita da zero agli
> inizi anni 70 prendendo come cavia la nostra 128,
> gestendo 4 marchi che a quell'epoca producevano il
> maggiolino vecchio già di 40 anni e pochi altri
> modelli vetusti con motore posteriore, la più
> moderna era l'Audi K70, di Skoda neanche a
> parlarne, mentre la Seat aveva in produzione gli
> scarti della Fiat. Evidentemente loro hanno avuto
> dirigenti capaci e non intrallazzatori come da
> noi, che hanno fatto e disfatto anche con gli
> aiuti di stato, pagati da tutti noi.

Sono perfettamente d'accordo: la discesa verticale del Gruppo Fiat ( e quindi dell'industria dell'auto in Italia), è iniziata proprio tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, guarda caso dopo l'uscita di scena dell'Ing. Ghidella.
Da lì è un susseguirsi di scelte sbagliate (i "Libri delle marche" menzionati dall'Ing. Cena deve averli scritti un folle o un ignorante matricolato), di modelli sbagliati (progetti e manager di scarso se non scarsissimo profilo) e di conseguenti flop commerciali memorabili.
DeltaHPE
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Non sono stati solo dei fenomeni alla Volkswagen, hanno si valorizzato dei marchi ma hanno anche cercato di aggirare le leggi vedi dieselgate, questo è il periodo dove la gente digerisce di tutto, fosse successo qualche anno fa, avrebbero rischiato grosso.
Gianluca
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

Messaggio da leggere da Gianluca »

Sapere che ex dirigenti di alto livello apprezzano i siti social in materia, ed in generale il lavoro di noi appassionati Lancia, tanto da fornire preziose informazioni, é stato impagabile. Si percepisce l'attaccamento all'azienda, e lo slancio con qui quotidianamente ha compiuto il suo lavoro. L'interruzione irreversibile di questa continuità aziendale umana, legata ai singoli "brand", ha portato allo sfascio totale di Fiat Auto Spa, ormai triste comparsa del panorama mondiale dell'automobile.
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appietta57
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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sapendo che non si sono nemmeno presentati a Francoforte si tratta di "triste scomparsa !!!"

dai fra dieci anni leggeremo articoli sulle riviste di auto d'epoca dal titolo "Maglionne, il grande bluff"...
F.G.62
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Re: Ipotesi di Complotto - Il destino di Lancia a 30 anni dall'acquisto di Alfa Romeo

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Scusate se mi riallaccio al discorso,di questo argomento.
Condivido quasi in toto i parereri di cui sopra.
Aggiungo,secondo il mio modestissimo parere,che il marchio Lancia: non è mai stato visto di buon occhio,ai vertici del gruppo Fiat( secondo me andava comprato e basta,forse una spina nel fianco della Fiat da potersi cosi togliere e come si suol dire...poi si vedrà)Inutile dire,che l'alta qualità del marchio Lancia,delle proprie vetture,costi di produzione,studi ed esperienze,la mentalità dell'epoca( da me condivisa,mentalmente,ma poi devono semplicemente tornare i conti)di chi allora ci credeva,nell'auto di lusso e di alta qualità italiana.(Parlo della gestione Lancia come marchio).
Quando i dirigenti,visitavano tutti i giorni,gli stabilimenti ed erano a steretto contatto,con TUTTI,si scusate ,perchè in quell'ambiente era cosi,lo dico,perchè ne ho avuto testimonianza da persone che ne facevano orgogliosamente parte.Dove dopo il progetto di una vettura ,dopo studi ed esperinze...e non mi dilungo,anche il semplice,operaio,che non era all'epoca un numero,una matricola,ma considerato per il lavoro che svolgeva e,chiamato per nome.Operaio in cui credeva fermamente in quello che faceva e anche nell'azienda,orgoglioso di farne parte.Riscontrava un problema sfuggito,piuttosto che sorto al momento,su un pezzo,su una parte,su un qualcosa,sfuggito al controllo e qualità( allora si faceva sul serio)rappresentava il problema al capo officina e considerata l'entita' in breve tempo finiva sul tavolo degli ingegneri e spesso anche della dirigenza.( la considerazione del lavoro e di chi lo svolge)Vi racconto un anedoto,che mi fu raccontato da un dirigente dell'epoca.Capi Reparto anziani,all'insaputa si fa per dire,degli ingenieri progettisti,in alcuni casi,siglavano di nascosto alcune parti montate sulle vetture,come pannelli,portiere retro di braccioli,cruscotti nei punti piu insaput ed altere parti.Di auto prestigiose come le Flaminia( ed era un modo come per dire,ci sono io in quel reparto,l'ho montata io,con orgoglio.
Ma stiamo parlando ormai di cose...che al giorno d'oggi tranne in marchi prestigiosi,non esistono piu',queste forme di orgoglio,in cui si fa si che le gente,dall'alto al basso,creda in maniera cosi convinta... in quello che fa.La fine scusate il termine del marchio è sotto gli occhi di tutti.
E concludo dicendo,che l'orgoglio era nell'innovazione e nella qualità reale,anche al costo che costasse di più.ma chi acquistava Lancia,sapeva cosa comprava.Ed era seguito dall'inizio fino alla fine...come marchio e dalla rete che era fiera del proprio marchio.Come ultimo esempio la Lancia 2000 iniezione,correggetemi se sbaglio...prezzo di listino che la paragonava con modelli di cilindrata superiore 2.500/3000cc.Qualità e classe fino alla fine.
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