Szeretnénk rendelni 5 alváz Dilambda.

[PG]

Kedves társaság Lancia & C., Torinó, szeretnénk rendelni 5 alvàz Dilambda felépítményre vonatkozó ügyfeleink számára....
(trad. Spett.le ditta Lancia & C., Torino, vorremmo ordinare 5 chassis Dilambda da carrozzare per i nostri clienti....)

Così cominciava l'ipotetica lettera d'ordine che Nazy Gèza, carrozziere in quel di Praga, inviò a Torino nel lontano 1929.
Nazy Gèza (Debrecen 1895-Praha1959), ingegnere civile, tornò a casa dal fronte orientale dopo alcuni anni trascorsi in un campo di prigionia sovietico. Impiegatosi all' Istituto nazionale di statistica nel 1922, nel 1925 ebbe l'idea di costituire insieme all'amico Emeric Buzàssy la Karrosszèriaja Nazy Gèza con sede in piazza degli Eroi a Praga.
Ben presto, dall'allestimento di cassoni per camion e riparazioni varie, passarono con successo alla produzione di scocche.
I loro facoltosi clienti quali il Primo ministro Miklòs Horty, l'Arciduca Albrecht ed il Conte Istvàn Bethlen li resero famosi col passaparola. Gli ordini per chassis Minerva, Bugatti, Mercedes-Benz, Steyr e Lancia erano consistenti così come i premi ai concorsi d'eleganza, ben 5 fra il 1929 ed il 1931, fra i quali il Grand Prix d'Honneur al concorso di Kòzonség Dija nel 1930 per lo spider 3 posti Dilambda del Conte Bethlen. L'onda lunga della crisi li colse in pieno nel 1934, quando altri carrozzieri avevano già cessato l'attività e così l'azienda ripiegò sull'allestimento di camion e veicoli speciali per il Governo. Con la scoppio della II Guerra mondiale Nazy Gèza fu costretto ad allestire carrozze e carri ferroviari per sopravvivere fino a quando, nel 1948, la carrozzeria fu nazionalizzata ed assorbita dalla Società nazionale dell'alluminio.
Per quanto è dato di sapere, Nazy Gèza ordinò 5 chassis Dilambda tra il 1929 ed il 1930, così ripartiti: 2 tipo 229 per cabriolet, 1 tipo 227 ed 1 tipo 229 per berline ed 1 tipo 227 per il magnifico cabriolet d'Orsay ritratto nella foto allegata.

[Si ringrazia la Società dell'automobilismo storico magiaro per la collaborazione ed il nostro utente belga Anton che, inviandomi la foto allegata, ha dato inizio alle ricerche.]

[felicita]

Dal tuo corretto scrivere in ungherese vedo che non sei nuovo di quel paese: io ho vissuto a Budapest dal 1940 al 1942 e mi piacerebbe scambiare con qualcuno ricordi di quel felice periodo. F.

[PG]

Grazie, ma purtroppo la mia è solo una "magia" del traduttore simultaneo.