Dubbi sulla flaminia touring

[Giuseppe]

Il libro di cui si parla ce l'ho già, ma non è esaustivo del modello in questione. Diciamo che dà delle indicazioni utili, mi piacerebbe però sapere molto di più sul modello. Riguardo a quello che diceva Luca, posso dire che la pelle di alluminio è vero che non arruginisce, ma è sottoposta ad un fattore di rischio peggiore: la così detta fioritura, cioè l'elettrolisi che si crea tra struttura in acciaio e l'alluminio, nei casi peggiori l'alluminio viene letteralmente polverizzato, con la difficoltà di trovare poi un battilastra che lavori l'alluminio per sostituire il pezzo polverizzato. So anche che molti si lamentano del fatto che è quasi impossibile prevenire del tutto l'elettrolisi perché molto dipende dalle condizioni ambientali in cui è conservata l'auto: più l'ambiente è umido più l'elettrolisi può diventare un problema. Queste notizie sono contenute nel libro, ma chi possiede una flaminia touring e magari ha effettuato un restauro ci potrebbe dire molto di più... A proposito del motore, invece il grippaggio dei pistoni, perché il motore entra con difficoltà in temperatura, è tipico anche di altri modelli lancia, come la flavia (io ne possiedo due), ma queste sono notizie facili da ottenere e non certo esaustive del tema che ho proposto... anche nel libro in questione il tema è ripreso insieme al fatto che il 2.8 consuma di più etc. ma tutto è insufficente

[Luca]

Si in effetti avevo sentito anche io di questo fenomeno, ma non sapevo si chiamasse "fioritura" (pensavo fossero le bolliture di ruggine sotto la vernice). Lavorare l'alluminio comunque al giorno d'oggi non è così difficile, ormai la saldatrice ce l'ha qualsiasi carrozziere.. Per evitare il risorgere del problema forse basterebbe zincare le parti d'acciaio che toccano l'alluminio (se non tutto il telaio).. fra tutti i trattamenti la zincatura è in assoluto il più economico e evita anche la ruggine. Una volta avevo chiesto quanto costasse far zincare tutto il telaio di una mia vespa, la risposta fu "pochi euro", chissà che non possa essere la soluzione

[Luca]

Non importa è comunque una immatricolazione tramite Asi, non c'è alternativa.. va reimmatricolata come veicolo storico, altrimenti non risulta adeguata al codice della strada attuale (euro 4). Ti dico di cosa hai bisogno:
-restauro del veicolo
-richiesta certificato di origine del veicolo (può darsi lo rilasci direttamente la lancia o il registro storico collegato. La piaggio per esempio lo rilascia per le vespe al costo di 12€)
-iscrizione del veicolo al registro storico asi (temo sia anche necessaria la tua iscrizione all'asi)
-atto di compravendita a tuo favore(per adesso ci vuole l'atto notarile, ma forse è passata una legge per cui non è + necessario) **attenzione va fatta nel modo corretto**

a questo punto devi andare in motorizzazione con una copia di:certificato d'origine, iscrizione al registro storico e l'atto di compravendita e chiedere targa libretto e visita di collaudo per auto d'epoca(purtroppo per forza lì). Ti fissano la data e al termine del collaudo (se lo passi) ti danno targa e permesso di circolazione provvisorio. Il libretto di circolazione ti verrà consegnato un pò più tardi. Ricevuto questo devi pagare il bollo per auto d'epoca. Assicurazione e finalmente in strada!
Ovviamente ci sono dei bollettini da pagare sia alla motorizzazione che al pra (+ di 100 €) che ti vengono consegnati direttamente agli sportelli..
Questa è la procedura in linea di massima: come vedi è molto complessa e richiede tempi lunghi (4 mesi?)
Inoltre è bene chiedere alla propria motorizzazione ogni passaggio, sopratutto il collaudo (l'ideale sarebbe vedere il collaudo di un altro veicolo d'epoca, o parlare con gli addetti e chiedere informazioni specifiche su cosa sia richiesto). Se non ti aggrada il trattamento puoi sempre cambiare motorizzazione!

Se qualcuno non è d'accordo parli pure..
ciao

[andreampx]

In effetti hai ragione Giuseppe, però è anche vero che il restauro come lo descrivi tu è un restauro da artista e gli artisti sono molto gelosi.....e onerosi.

non conosco le vostre capacità manuali (Giuseppe e Luca) e attrezzature in vostro possesso, ma togliere la "pelle" ragazzi non è un gioco, riguardo la zincatura andrei cauto,perchè è un trattamento a caldo e le lamiere piegate o saldate si storterebbero irrimediabilmente,(ho esperienza di una recinzione fatta da mè e portata a zincare,che dopo ho dovuto "batterla" per rimetterla in dima).

ciao

andrea

[Luca]

Veramente la zincatura è un processo elettrolitico quindi non scalda; è talmente semplice che si può fare persino in casa poiche richiede un bassissimo voltaggio.. se cerchi su internet vedrai che è così. Probabilmente al tuo cancello avranno applicato un'altra tecnica che però ignoro..
La questione dell'alluminio da rimuovere è diversa.. in effetti ho chiesto anche io (qualche post più indietro) come si possa fare a separare il telaio dai pannelli, proprio perchè la mia idea era di zincare l'acciao del telaio (solo tubi e traverse).. ma in effetti non ho ancora capito come è ancorata la pelle al telaio, poichè non può essere saldata (sarà rivettata? incastrata? appoggiata?). Purtoppo non si trova niente in rete e la touring è fallita da molto tempo.. Credo esista un registro storico, ma non ci sono email a cui scrivere per chiedere informazioni..
Se qualche "guru" ha delle foto.. risolverebbe un bel dubbio!

[Giuseppe]

Sinceramente non so se la zincatura potrebbe risolvere il problema. Quello che si crea tra i due metalli (acciaio e alluminio) è una differenza di potenziale che la zincatura secondo me non risolve perché non isola i due metalli. Nel libro su Flavia, Fulvia e Flaminia mi sembra che si consigli di isolare i due metalli con la pelle, quindi immagino che non ci siano saldature tra i due metalli. Non so se oggi esistono in commercio anche dei prodotti chimici che assolvano a questa funzione.

[andreampx]

Luca tu dici cosi,

Veramente la zincatura è un processo elettrolitico quindi non scalda; è talmente semplice che si può fare persino in casa poiche richiede un bassissimo voltaggio.. se cerchi su internet vedrai che è così. Probabilmente al tuo cancello avranno applicato un'altra tecnica che però ignoro..

Ma non vorrei insistere, ma io ho caricato la recinzione sul camion e portata fino alla ditta (dalle parti di Cambiago, Cavenago,) sulla MI- BG.

e non essendo del mestiere (andavo a nome di mio zio) ho allungato gli occhi e ho potuto constatare che immergevano i "ferri" in enormi vasche.

e non essendo del mestiere, ma mi diletto nella meccanica (carpenteria), la recinzione, vista da degli esperti (lo zio) mi ha confermato che..... "è se la facevi piu pesante non ti si stortava"

magari parliamo di due cose diverse

ciao

andrea

[Luca]

bè, come tutti i processi elettrolitici crea un "film" di metallo sopra al materiale. Di certo lo zinco non crea nessun tipo di ossiidazione, poichè si usa, appunto, per impedire la corrosione da ruggine. Ora non so se zinco e alluminio reagiscano tra di loro, ma mi pare cosa assai strana.. proverò a chiedere ad un mio amico chimico stasera.. resta comunque un'utopia, poichè smontare completamente l'auto mi sa che è impossibile.. in ogni caso io lo spazio ce l'ho, credo che ci proverò (appena avrò le informazioni corrette sul telaio, e sopratutto, l'auto!)
ciao

[Giuseppe]

ma il problema è: lo zinco è un materiale isolante? secondo me no. Anche se lo zinco si frappone tra i due metalli non dovrebbe isolarli. Nei fili della luce si usa un materiale plastico che funge da isolante, se si usasse un materiale metallico l'isolamento naturalmente non riuscirebbe, dunque, nel nostro caso, la differenza di potenziale si creerebbe ugualmente
ciao

[Luca]

mmm.. probabilmente dove hai portato tu i pezzi sono abituati a lavorare per l'industria o chissà cos'altro. Io faccio zincare spesso pezzi di piccole dimensioni (per intenderci, colleziono vespe) come cavalletti (alla fine è un tubo ripiegato) parafanghi, viti, dadi.. ma non ho mai avuto il problema che dici tu.. Nel settore ci sono 2 ditte specializzate in auto d'epoca in zona bergamo-milano. Una è a Spino d'adda (galvanica spino d'adda), l'altra a trezzano sul naviglio (non l'ho mai vista però). Proverò ad informarmi tanto abito nei paraggi..
ciao