Cruscotto per prima serie di Iroko,
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ma perche Giovanni mica e' brutta la radica sulla Fulvia,a me piace! Guarda la Epsylon del 1912 con la tavoletta di castagno immaginala con la radica di noce,pensa io stavo pensando alla radica di ulivo e' bellissima,almeno per me.
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Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
A Robè,Giovanni ha ragione, e ne ha da vendere. Lascia la radica agli Inglesi e ai loro orrendi Jaguaroni. A meno che,con la Fulvia, non abbia intenzione di andare al matrimonio del principino Harry o Henry, o come diavolo si chiama. Matrimonio che sta devastando gli zebedei ai poveri diavoli a cui non frega un'emerita mazza.
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ciao Luciano,
per una volta mi sa che non siamo dello stesso parere, a me le Jaguar piacciono, e le Aston Martin ancora di più...
Ribadisco però che la radica vada tenuta al di fuori delle Fulvia, al limite può essere stivata nel bagagliaio ma per il solo fine di trasportarla
Un caro saluto
Giovanni
per una volta mi sa che non siamo dello stesso parere, a me le Jaguar piacciono, e le Aston Martin ancora di più...
Ribadisco però che la radica vada tenuta al di fuori delle Fulvia, al limite può essere stivata nel bagagliaio ma per il solo fine di trasportarla
Un caro saluto
Giovanni
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ciao, Giovanni.
Il mondo è bello perchè è vario. Forse non sarò molto sereno, nel giudicare le automobili in base alla loro nazionalità, ma l'esperienza avuta da ragazzo, passando dalla Giulietta TI alla Morris Mini Cooper (tanto osannata per le sue vittorie nei rallies internazionali) mi aveva letteralmente segnato. D'accordo, non si possono paragonare le Cooper S 1275 alla ex mia 997, ma,ti assicuro che guidare una macchina con pedaliera e volante (quasi in posizione orizzontale, da camion, disassatissimi, era stata una cosa che mi aveva traumatizzato. Mi ero liberato alla svelta da quel piccolo assurdo catorcio verde inglese, con tetto bianco, per approdare, finalmente alla Fulvia. Non nego di aver fatto "di ogni erba un fascio", ma le mie considerazioni sui prodotti anglosassoni, non erano certo delle migliori.
Viceversa, quando ero passato, sul finire degli anni 70, (78, per l'esattezza), dalla Lancia/Fiat, alla VW Golf GTI, avevo conosciuto altri pianeti. A parte considerazioni su qualità di materiali, l'ergonomia di sedili, posto guida, pedaliera, inclinazione del volante, mi avevano letteralmente affascinato, per non parlare, poi, di cambi di velocità con innesti precisi e dolcissimi, quasi da "coltello nel burro"
Stesse qualità che avevo riscontrato in un'altra tedesca, la Ford Escort XR 3 /i, che avevo comprato per gli incentivi sostanziosi che la Ford Italia, destinava a chi facesse uso agonistico di vetture del Marchio.
Per cui, parafrasando il celebre motto di Henry Ford, dicevo : L'auto va bene comunque,di qualsiasi nazione,purchè sia tedesca, e di qualsiasi colore, purchè sia il bianco.
( Poi avevo leggermente "corretto il tiro", passando alle Peugeot, comunque, sempre bianche,ma l'odio forse ingiustificato, per "l'oltremanica", è rimasto.
Ciao.
Luciano..
Il mondo è bello perchè è vario. Forse non sarò molto sereno, nel giudicare le automobili in base alla loro nazionalità, ma l'esperienza avuta da ragazzo, passando dalla Giulietta TI alla Morris Mini Cooper (tanto osannata per le sue vittorie nei rallies internazionali) mi aveva letteralmente segnato. D'accordo, non si possono paragonare le Cooper S 1275 alla ex mia 997, ma,ti assicuro che guidare una macchina con pedaliera e volante (quasi in posizione orizzontale, da camion, disassatissimi, era stata una cosa che mi aveva traumatizzato. Mi ero liberato alla svelta da quel piccolo assurdo catorcio verde inglese, con tetto bianco, per approdare, finalmente alla Fulvia. Non nego di aver fatto "di ogni erba un fascio", ma le mie considerazioni sui prodotti anglosassoni, non erano certo delle migliori.
Viceversa, quando ero passato, sul finire degli anni 70, (78, per l'esattezza), dalla Lancia/Fiat, alla VW Golf GTI, avevo conosciuto altri pianeti. A parte considerazioni su qualità di materiali, l'ergonomia di sedili, posto guida, pedaliera, inclinazione del volante, mi avevano letteralmente affascinato, per non parlare, poi, di cambi di velocità con innesti precisi e dolcissimi, quasi da "coltello nel burro"
Stesse qualità che avevo riscontrato in un'altra tedesca, la Ford Escort XR 3 /i, che avevo comprato per gli incentivi sostanziosi che la Ford Italia, destinava a chi facesse uso agonistico di vetture del Marchio.
Per cui, parafrasando il celebre motto di Henry Ford, dicevo : L'auto va bene comunque,di qualsiasi nazione,purchè sia tedesca, e di qualsiasi colore, purchè sia il bianco.
( Poi avevo leggermente "corretto il tiro", passando alle Peugeot, comunque, sempre bianche,ma l'odio forse ingiustificato, per "l'oltremanica", è rimasto.
Ciao.
Luciano..
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ragazzi io sto' facendo degli esperimenti estetici poiche' se Dio vuole ,mi piacerebbe concludere quello che ho iniziato prima possibile, ed il vostro giudizio pero' motivato sulla bellezza di una rifinitura o di un'altra cosa per me conta molto a Roma ormai sono conosciuto come un attore americano Costner in balla coi lupi( ah l'influenza americana) si quando vado la domenica a Porta Portese sia i miei vecchi clienti sia gli amici di mia figlia mi dicono : "guarda che non vendono le fulvie",oppure "ho visto tuo padre tutte le domeniche a porta portese" scusate i racconti di un vecchio burlone romano, Ciao.
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Anche io,ero stato a Porta Portese, nel 69.Avevo comprato due bei volanti (non "firmati") uno per la mia Sport S ed un'altro per la rallye di un amico.
Dato che siamo in tema di racconti, nello stesso anno,mio padre, in vacanza a Napoli, aveva comprato in un mercatino,una bella autoradio, ancora in scatola, per la sua berlina. Tornato in albergo, si era accorto che la radio non funzionava molto bene, anche perchè,al suo posto,il venditore burlone, aveva messo un mattone nella scatola.Tutto il parentado si era sbellicato dalle risate e alla fine,aveva riso pire lui, magari un po'a denti stretti!
Luciano.
Dato che siamo in tema di racconti, nello stesso anno,mio padre, in vacanza a Napoli, aveva comprato in un mercatino,una bella autoradio, ancora in scatola, per la sua berlina. Tornato in albergo, si era accorto che la radio non funzionava molto bene, anche perchè,al suo posto,il venditore burlone, aveva messo un mattone nella scatola.Tutto il parentado si era sbellicato dalle risate e alla fine,aveva riso pire lui, magari un po'a denti stretti!
Luciano.
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Oh Lucano i sola sono sempre in agguato anche la domenica a Porta Portese oggi 2018 ma basta stare piu' attenti del solito.
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Altri 3 cruscotti della famiglia Iroko.
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Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ragazzi tre pezzi alla volta e la Nuova Fulvia Coupe' nasce,tanto nel 2019 occorrono altri sette mesi tanto la rifaccio ma con materiali buoni via la plastica dal mio progetto evviva l'alluminio avio 6000 per il telaio, la ceramica per i freni e l'impianto elettrico acciaio inox per il motore ed i paraurti altri materiali nobili ma che durano e resistono nel tempo.Volete una automobile italiana o un frigorifero coreano a ragazzi ci sono anche i cinesi della ds se volete?! ah!ah!ah!........(:P)
Re: Cruscotto per prima serie di Iroko,
Ciao fenomeno