Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Antonio Viotto
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Iscritto il: 24 nov 2014, 18:35

Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Nel 1973 nacque la Beta Coupé , disegnata da Piero Castagnero (già autore della "Fulvia Coupé") ideata e progettata dai tecnici dello storico stabilimento Lancia di Borgo San Paolo, nonostante il recente passaggio sotto l’egida Fiat. L'interno composto da 4 poltroncine singole dotate di poggiatesta (brevetto Lancia), la plancia di inedito disegno, con pannello colorato ad effetto legno. Le primissime unità avevano anche il colore di fondo della strumentazione e dell'orologio in giallo. Il motore anteriore trasversale a 4 cilindri in linea di 1592 cm³ ,109 CV di potenza con comando della distribuzione a doppio albero a camme in testa e cinghia dentata in gomma, creato dall’Ing. Lampredi, ex-Ferrari. Trazione anteriore, sospensioni indipendenti e al retrotreno un inedito schema McPherson che adottava due bracci oscillanti a triangolo in luogo di un unico braccio. Velocità massima : 170 km/h. Nel 1976 lavorando alla Teksid, l’acciaieria del Gruppo Fiat, anch’io entrai in possesso della Beta coupé 1600, cerchi in lega, colore blu Lancia. La vettura nell’uso quotidiano da Ciriè , dove abitavo , allo stabilimento di Corso Mortara a Torino, dimostrò subito le sue notevoli doti : silenziosa, confortevole, stabilissima, molto brillante, il giusto consumo di carburante, i freni potenti come nessuna, i costi ragionevoli di manutenzione. Ricordo sempre con piacere i viaggi di lavoro ricorrenti a la Morra , Alba, con fermata d’obbligo al Ristorante Belvedere, in posizione predominante da cui si ammira l’immenso vigneto di Barolo che si staglia da Est ad Ovest, senza soluzione di continuità.
Magnifico tutto , anche il cibo dal gusto straordinario, senz’altro non da meno del panorama. Antonio
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AlbertoN
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Buongiorno Antonio,
aggiungo che c'era anche la 1800 da 120 cv DIN con velocità di 190 mentre la 1600 con velocità di 180. Ai tempi tutti erano daccordo con le qualità della Beta coupé, in gran parte ereditate dalla berlina, un pò meno furono apprezzate le finiture, seppure ancora più eleganti rispetto alla produzione Fiat, e i trattamenti anticorrosione, anche se il problema si vide alcuni anni dopo (gli inglesi, con la loro industria ormai agonizzante, come è noto ne fecero uno scandalo).
Il bell'esemplare nella prima foto è un esemplare proveniente dall'estero come si può vedere dalla sede targa grande e dallo specchietto destro verticale.
Daniele Lancia Beta
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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e un po di particolari mischiati delle varie serie..
Antonio Viotto
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Si, certamente : ho evidenziato ciò che mi aveva più impressionato della Beta coupé , in quegli anni , in generale. Comunque, mi è piaciuta molto. Peccato sapere che non sarà più sostituita !! Antonio
AlbertoN
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Da quello che si può vedere nella foto è un terza serie originale da esportazione con guida a sx.
Antonio Viotto
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Può essere : le vetture dei dipendenti provenivano dal servizio interno Fiat , disponibili al momento. Può essere....non ricordo questo particolare.. Comunque gran bella auto, la velocità max. di 180 kmh. Certo, ma il servizio ce la quotava kmh. 170. Grazie delle precisazioni, a presto, Antonio
acca effe
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Ci sarebbe da scrivere un libro sulle Beta, berlina e coupè. Era una macchina ottima,all'avanguardia come tecnologia, per l'epoca e non solo. Purtroppo costruita da Fiat, con la sua scarsa attenzione ai dettagli,come per esempio la posizione del volante,troppo obliqua, che imponeva un gran lavoro di gomiti, per seguire la corona del volante dalla sua parte superiore a quella inferiore,con il suo volante "regolabile in altezza", che interferiva nella posizione "bassa" con le gambe del guidatore, con il suo cambio che a freddo rendeva difficoltoso l'innesto della seconda marcia. Ma, Fiat nella sua produzione è sempre stata attentissima ad una cosa: Il risparmio sempre e comunque. Peccato veramente!
Antonio Viotto
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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Grazie della risposta : Tutto vero !! Sono d'accordo. Altra musica l'Appia degli anni '60, che ricordo con tanta nostalgia : ad esempio :"La precisione del meccanismo di apertura/chiusura delle portiere Lancia era noto ai più , dal “clock” ovattato, senza sforzo alcuno." Altra Lancia !!
Ritornerà ?? Cari Saluti, Antonio
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AlbertoN
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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E' una caratteristica in comune con le Fiat dell'epoca. Personalmente trovo comunque la posizione di guida delle Beta più comoda per esempio delle Fulvia sportive (soprattutto la Zagato), che hanno il volante decisamente troppo alto o della Delta/Prisma, che hanno il volante in posizione simile e i pedali maggiormente disassati... La scarsa manovrabilità del cambio era una conseguenza dei lunghi rinvii, fonte tra l'altro di problemi sulle boccole, necessari per il montaggio trasversale di motori non nati per questa posizione. D'altronde anche la manovrabilità della Fulvia non è delle più agevoli, come per esempio quella delle Giulia (e non certo delle Alfetta...). Poi è pacifico che l'economia imposta dalla nuova proprietà e le nuove esigenze industriali (non si poteva più continuare a fare lavorazioni semiartigianali come prima...) fece sì che la realizzazione fosse meno curata rispetto alle Lancia di prima...
acca effe
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Re: Anni ‘60/’70 : La mia gioventù in Lancia

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No, Alberto.E' una questione di sincronizzatori, non di rinvii. Il problema sulle Beta, come nelle Fulvia 5 marce, si manifesta sopratutto a freddo.Credo che in materia l'industria automobilistica italiana avesse molto da imparare da quella straniera, tedesca in particolare. Le Giulietta TI, parlo degli anni 50, avevano un cambio che non consentiva un passaggio rapido dalla prima alla seconda marcia. Il problema era stato risolto nel 58, con l'adozione dei famosi sincronizzatori "brevetto Porsche" La paciosa Ford Taunus 17 M dei primi anni 60,consentiva, senza "doppietta", l'inserimento della prima marcia a 70 kmh,ovviamente senza rilasciare la frizione, per non far uscire pistoni dal cofano. Quanto alla posizione del volante, io ho corso a lungo in salita con le Lancia Beta. Sono letteralmente rinato passando alla VW Golf GTI, con il suo volante di diametro "giusto", posizionato quasi verticalmente, in posizione alta e molto vicina al busto del guidatore. Provare per credere.....
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