Delta GT ie : la mia ultima Lancia

[Antonio Viotto]

A metà del 1983 , terminò il periodo piemontese della mia vita , dalle valli ed i monti di Lanzo e del Canavese passai alla pianura lombarda, la bassa lodigiana . Un cambiamento radicale non solo per il panorama , le consuetudini ed i costumi completamente diversi, ma anche il nuovo lavoro , le nuove sfide , i nuovi incontri. Marisa conosceva già questi luoghi, qui erano le sue radici, per questo disse sì. Sono i corsi ed i ricorsi della storia ! Anche la mobilità cambiò, passai alla Lancia Delta GT i.e. di colore argento biancospino , ritenuta più pratica e maneggevole. Nata oltre trent’anni anni fa, l’ennesima idea di Lancia che della "innovazione" ne aveva fatto bandiera, la Delta ha lasciato un segno indelebile nell'automobilismo europeo.
Queste le particolarità : 4 cilindri di 1.585 c.c., bialbero, iniezione elettronica, motore trasversale e cambio a 5 marce in linea. Sospensioni : avantreno McPherson, retrotreno a bracci trasversali, puntone di reazione e montante telescopico , molle coassiali ed ammortizzatori. La linea moderna frutto della matita di Giorgetto Giugiaro, il migliore designer del momento, dalle linee squadrate, ma dalle proporzioni quasi "ortodosse”, in 4 mt. di lunghezza. Dalla Delta GT i.e. sarebbe nata in seguito la 1.6 HF Turbo da 130 cv e quindi la mitica Delta Integrale dal 2 litri turbo di 185 cv iniziali a trazione su entrambi gli assali ; i cavalli via via aumentarono fino a raggiungere gli oltre 220 HP in edizione stradale. Quante le vittorie nel mondiale rally : impossibile enumerarle tutte. Quando l'Italia scriveva la storia!
I giornali sportivi dell’epoca annotavano : “Lancia è il costruttore di maggior successo nella storia del campionato del mondo rally. La casa torinese detiene numerosi record in questa disciplina, come il maggior numero di titoli mondiali conquistati, per lungo tempo ha mantenuto il primato nel numero di rally vinti, nonostante il lungo ritiro”. Ricordo le parole di papà : “Lancia fu la migliore in formula 1 a metà degli anni ‘50, ma sfortunata. Senza il dramma del 1955 con l’uscita di pista e caduta in mare di Alberto Ascari al Gran Premio di Montecarlo , quando era in testa con la D50, e la settimana dopo la sua morte a Monza , ed il conseguente ritiro dall’agone sportivo, oggi sarebbe ancora ai vertici della tecnica motoristica della F1 , come per la linea e lo stile sempre d'avanguardia ”.
Questa la synopsis : motore brillante e disponibile, ottima l’accelerazione con l’uso del cambio, sebbene l’ inserimento delle marce alquanto legnoso, tenuta di strada buona, ma contraddistinta da un rollio a volte marcato, sterzo pronto e maneggevole. Buona la rifinitura come pure la dotazione della strumentazione. Insomma, una vettura scattante dall’elevata maneggevolezza , la sua dote migliore.
Quanti i viaggi in Delta : dalla seconda metà di Marzo dell’83, appena suonate le 6 del mattino, ogni settimana accompagnava Marisa fino a Ciriè , alle Scuole Statali dove insegnava, tragitto tutto autostradale. Fortunatamente filò sempre liscio fino al termine delle lezioni . Ed ancora di buon’ora, nell’ estate di quell’anno, i viaggi alla Stazione di Porta Susa (TO), dove il Subalpino mi attendeva per le trasferte a Milano. Oppure nell’autunno di quell’anno, giornalmente da Lodi fino a Milano, in via Melchiorre Gioia, alla Finanziaria dove lavoravo. Grazie Delta, sei stata un’amica preziosa ed affidabile. Sempre obbediente e puntuale !!

[warner]

Bellissima,non ne sei piu' in posesso immagino..

[DeltaHPE]

Bella storia, i ricordi di vita sono quelli che ti legano in maniera permanente alla vettura, solo una precisazione; la Delta GT a iniezione è stata prodotta a partire dal 1986, prima di questa data era a carburatore.