Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

Parole in libertà
PIER54
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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Dai Silvano che Stevek e io siamo avanti, stiamo già ricaricando le batterie con il fotovoltaico, senza bisogno di attaccarci alla presa....

Comunque in riferimento a Fca hai detto bene, si tratta solo di sopravvivenza.
Io voglio vedere una nuova Punto, una nuova Fulvia, una nuova Giulietta, anche a carbone, ma che siano nuovi modelli.
Provare ad attaccare il mercato come fanno i tedeschi, anzichè subirlo.
Probabilmente, come hai detto tu precedentemente, la pentola bolle, si sta riparlando di Renault....
Ancora una piccola riflessione per chiudere l'argomento che ci hai castigato, volevo dire che il business ci farà fare con l'elettrico un percorso a piccoli step, come è avvenuto per la fotografia (visto che è stata menzionata).
La Sony vendeva le macchine fotografiche con 1Mpixel quando in casa aveva gia 5Mpx, poi ci hanno venduto 2Mpx poi 3 ecc ecc.
Ritengo che stessa cosa sarà per l'auto elettrica.
Fermo restando il problema dell'approvvigionamento di energia, che è comunque principalmente Italiano, molto meno per gli altri.
Ciao
Claud92
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

Messaggio da leggere da Claud92 »

[quote=stevek60 post_id=1410697 time=1571412470 user_id=275]
Tanto per concludere l'argomento relativo all'impatto della produzione di energia elettrica vi rimando , se vi interessa, allo studio effettuato da prestigiosi scienziati dove si dimostra che già tra pochi anni 139 paesi potrebbero produrre la maggior parte dell'energia da fonti alternative e addirittura nel 2050 arrivare al 100% con notevoli benefici all'economia.

https://www.enostra.it/news-eventi/100- ... 139-paesi/
[/quote]

Nel 1986, all'epoca del referendum sul nucleare, autorevoli fonti vicine al mondo ambientalista sostenevano che del nucleare non ci sarebbe stato bisogno perché a partire dal 2000 circa la richiesta di energia sarebbe iniziata a scendere, per continuare la discesa almeno per altri trent'anni. E invece i consumi sono saliti alla grande, smentendo le facili previsioni.
All'epoca della prima crisi enrgetica, (guerra del Kippur) il Club di Roma redasse una tabella in cui puntualmente prevedeva quando si sarebbero esaurite le scorte di petrolio, quelle di rame ecc.. Ed era di lì a pochi anni. Stime rivelatesi tutte sballate. Ora, quando leggo queste stime, pur non mettendo assolutamente in dubbio l'autorevolezza di chi scrive, noto una cosa, ed è La dispersione delle fonti energetiche. Fotovoltaico, eolico, solare, geotermico, da moto ondoso, idroelettrico...e mi chiedo: funzioneranno tutte? Perché se non tira vento, l'eolico si ferma, di notte il fotovoltaico non produce e quando il cielo è nuvoloso produce assai meno. Gli ambientalisti, inoltre, non vogliono l'idroelettrico (che è con l'eolico la fonte più pulita in assoluto), non vogliono l'eolico per questioni di impatto estetico sul paesaggio e così via. La domanda di energia è invece costante e raggiunge picchi giornalieri, cosa che implica una produzione costante, non variabile. E in grado di soddisfare i picchi, E invece qui stiamo parlando di fonti variabili. A una centrale posso richiedere un picco, ma se il sole non c'è, non c'è!! Idem il vento, idem il moto ondoso. Le uniche costanti tra quelle elencate sono l'idroelettrico e il geotermico. Ma percentualmente contano poco. Anzichè investire sul fotovoltaico che occupa grande spazio, dove devo importare le materie prime e spendere energia (e inquinamento) per produrre i pannelli, spendere energia per smaltirli, spendere denaro per sostituirli, perché dopo 12 anni circa non producono più nulla, io investirei semmai nelle centraline idrauliche, che durano eterne e dove tutte queste spese non ci sono. Montagne e acqua non ci mancano. E la base di energia la produrrei con il nucleare, come fanno quasi tutti al mondo, tranne noi. Allora posso permettermi anche l'auto elettrica e di riscladare le case con l'elettricità, come fanno a Parigi, diversamente è solo una pia illusione. Contro la quale, passata l'onda di entusiasmo, faremo inevitabilmente i conti.
SilvanoMaiolatesi
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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Chi vivrà vedrà, l'ibrido/elettrico ormai è partito alla grande e non si fermerà più, certamente i maggiori vantaggi li avranno chi disporrà di materie prime per batterie, motori ed energia elettrica a basso costo (NO NOI), per ora chi viaggia molto come me rimane il metano, gpl o gasolio, sempre che i nuovi pifferai magici verdi non vogliano farci rottamare l'auto per comprarci la bicicletta elettrica od usare il bus come nell'ultimo decreto green che hanno partorito in linea con la loro idea di DECRESCITA FELICE... :roll:
stevek60
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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PIER54 ha scritto: 18 ott 2019, 19:42 Dai Silvano che Stevek e io siamo avanti, stiamo già ricaricando le batterie con il fotovoltaico, senza bisogno di attaccarci alla presa....

Comunque in riferimento a Fca hai detto bene, si tratta solo di sopravvivenza.
Io voglio vedere una nuova Punto, una nuova Fulvia, una nuova Giulietta, anche a carbone, ma che siano nuovi modelli.
Provare ad attaccare il mercato come fanno i tedeschi, anzichè subirlo.
Probabilmente, come hai detto tu precedentemente, la pentola bolle, si sta riparlando di Renault....
Ancora una piccola riflessione per chiudere l'argomento che ci hai castigato, volevo dire che il business ci farà fare con l'elettrico un percorso a piccoli step, come è avvenuto per la fotografia (visto che è stata menzionata).
La Sony vendeva le macchine fotografiche con 1Mpixel quando in casa aveva gia 5Mpx, poi ci hanno venduto 2Mpx poi 3 ecc ecc.
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Ciao
Pierluigi io sono già a 31,000 kW prodotti con il mio impianto fotovoltaico in 6 anni e mezzo equivalenti a 9 tonnellate di petrolio pensa se tanti mettessero l'impianto fotovoltaico, il mio è da tre kw, altro che centrali nucleari francesi che stanno chiudendo per mancanza di sicurezza, dopo voglio vedere se ancora useranno l'energia elettrica nella maniera scriteriata di adesso ( per cucinare, per riscaldare ecc) senza contare che stanno appestando mezzo mondo con le scorie.

In Italia l'energia idroelettrica è al massimo dello sfruttamento siamo al 100%, per l'eolico le famose pale sono il passato ora le nuove tecnologie permettono rese maggiori ad impatto ambientale ridotto

Stanno anche prendendo piede gli accumulatori da casa Tesla che permettono di immagazzinare l'energia e tra l'altro sono modulabili e quindi accoppiandoli in serie puoi creare, a livello industriale, centrali di accumulo per mantenere costante l'erogazione.
Stevek60
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Claud92
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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L'idroelettrico in Italia non è affatto al 100% dello sfruttamento, anzi! Il fatto è che le centraline nessuno le vuole, chissà perchè poi. È molto più inquinante (e meno redditizio) un impianto fotovoltaico che una centralina idroelettrica. Che oltretutto, occupa molto meno spazio e non devo smaltire nulla, come avviene con i pannelli esausti del fotovoltaico.
Nell'arco alpino (e non solo) si potrebbero costruire ancora molti impianti idroelettrici in tutta sicurezza. Non li si fa perché c'è stato un Vajont, vale a dire l'unico che non si doveva fare. È un po' come quando saltò Chernobyl, che era costruita in modo primitivo e senza nessuna sicurezza, e noi smantellammo Caorso, appena nata, che era la centrale nucleare più sicura al mondo.
stevek60
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

Messaggio da leggere da stevek60 »

Per 100% di energia idroelettrica si intende quella economicamente sostenibile, il cosiddetto mini idroelettrico (inferiore a 1 mega watt) é devastante da un punto di vista ambientale , le centrali nucleari in Italia sono fortunatamente un capitolo chiuso, i vari tentativi di imporle sono falliti per volontà popolare e visto come stanno andando all'estero c'è da dire per fortuna.
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Claud92
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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Il piano idroelettrico pensato negli anni '40, non fu mai completamente realizzato.Vedasi piani della SADE, poi entrata nell'ENEL. Ne rimasero fuori aliquote assai significative, che oggi sarebbero preziose e tuttora sfruttabili in tutta sicurezza se si volesse. Le microcentraline devastanti per l'ambiente?? Perché? E allora le irrigazioni che nel trevigiano prelevano il 100% dell'acqua del Piave? Su quello non si dice nulla, ma su una centralina sì. Non lo trovo corretto.
stevek60
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

Messaggio da leggere da stevek60 »

Beh ridurre il flusso idrico di un torrente alpino del 90% per piazzare una mini centrale sotto il Mw solo per avere finanziamenti pubblici non mi sembra il massimo, ripeti sempre il problema dello smaltimento del fotovoltaico ma a parte che il ciclo di vita dei pannelli supera abbondantemente i 20 anni , e non 12, rimanendo all'80% di rendimento si parla poi di silicio e alluminio ben differenti alle scorie del nucleare , a cui stranamente non fai cenno, che impiegano millenni a degradare.
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MAIMONE
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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Qui a Viterbo la legna e regina , i Cinesi vorrebbero comperare i 10 milioni di abeti del Cadore per rivenderceli , ma vedete che in Italia ci siamo r.........ti tutti.Una semplice soluzione e che i comuni ripiantando gli abeti li vendessero a chi si prenda questo impegno e lo applichi la legna per il caminetto costa parecchio, e' solo un esempio.g
Claud92
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Re: Parliamoci chiaro e' la benzina il vero problema per lo sviluppo dell automobili

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[quote=stevek60 post_id=1410769 time=1571629143 user_id=275]
Beh ridurre il flusso idrico di un torrente alpino del 90% per piazzare una mini centrale sotto il Mw solo per avere finanziamenti pubblici non mi sembra il massimo, ripeti sempre il problema dello smaltimento del fotovoltaico ma a parte che il ciclo di vita dei pannelli supera abbondantemente i 20 anni , e non 12, rimanendo all'80% di rendimento si parla poi di silicio e alluminio ben differenti alle scorie del nucleare , a cui stranamente non fai cenno, che impiegano millenni a degradare.
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La centralina idraulica non riduce affatto del 90% il deflusso del torrente, semplicemente perché l'acqua, dopo aver attraversato la turbina, viene restituita al torrente stesso. E non bisogna smaltire nulla, l'impianto dura nel tempo e produce assai di più di un fotovoltaico. Occupa molto meno spazio e in zone inutilizzabili per altri scopi. I pannelli fotovoltaici dureranno (forse) 20 anni in futuro, non attualmente. Se un futuro ci sarà per il fotovoltaico, perché senza incentivi abbiamo visto che il mercato è morto, e questo non è un buon segno. Per carità, piuttosto di non produrre nemmeno un kWh è meglio il fotovoltaico che il nulla assoluto, ma non illudiamoci di risolvere i nostri problemi di dipendenze energetica con il fotovoltaico. È un'illusione che ci porterà a vivere come 100 e oltre anni fa, con la corrente elettrica razionata ed erogata per tre ore al giorno.
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