Lezione di Lancismo, quello "vero"
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Solo per ricordare che quando Alfa Romeo è stata ceduta, vendeva le auto ad un prezzo inferiore al costo di produzione.
Si può poi discutere se la vendita a Fiat sia stata la scelta migliore...
Si può poi discutere se la vendita a Fiat sia stata la scelta migliore...
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Interessante la storia, di Romeo non ne ero a conoscenza. Ciao
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Vedi, Pier, per me L'Alfa Romeo, è morta nel momento in cui dal suo stemma, è scomparsa la parola Milano.
Come ho già raccontato, negli anni 60, c'era un dualismo accesissimo fra Lancisti e Alfisti. Discussioni accese, nei bar e officine, che spesso arrivavano quasi alle vie di fatto, (mi defilavo prima, per via del mio fisico non certo da "Bronzo di Riace")
Quando volevo "umiliare l'avversario", prendevo una moneta da 100 lire (mai rimpiante a sufficienza), e le infilavo fra porta posteriore e fianchetto, di una qualsiasi Giulia. Da una parte la moneta passava a stento, dall'altra, ne passavano comodamente due sovrapposte.
Però, per la meccanica, tanto di cappello.
Oggi, francamente, con la "saggezza" derivatami dall'essere "diversamente giovane", non mi dispiacerebbe avere una Giulia 1600, berlina, non GT, che non mi è mai piaciuta, magari di colore Biancospino.
Luciano.
Come ho già raccontato, negli anni 60, c'era un dualismo accesissimo fra Lancisti e Alfisti. Discussioni accese, nei bar e officine, che spesso arrivavano quasi alle vie di fatto, (mi defilavo prima, per via del mio fisico non certo da "Bronzo di Riace")
Quando volevo "umiliare l'avversario", prendevo una moneta da 100 lire (mai rimpiante a sufficienza), e le infilavo fra porta posteriore e fianchetto, di una qualsiasi Giulia. Da una parte la moneta passava a stento, dall'altra, ne passavano comodamente due sovrapposte.
Però, per la meccanica, tanto di cappello.
Oggi, francamente, con la "saggezza" derivatami dall'essere "diversamente giovane", non mi dispiacerebbe avere una Giulia 1600, berlina, non GT, che non mi è mai piaciuta, magari di colore Biancospino.
Luciano.
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Vero Luciano , come risaputo, ogni marchio era sinonimo di una filosofia,, la qualita' , le prestazioni, e il viaggiare a pochi soldi.
anche se poi tutto sommato anche i motori Fiat avevano il loro perché...
Ciao
anche se poi tutto sommato anche i motori Fiat avevano il loro perché...
Ciao
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Mi pongo una domanda?Quante 1100 Fiat sono presenti sulle strade ad oggi,invece di Appia Lancia oltre ai raduni quante ne vediamo che circolano forse poche ma sono ancora esistenti e funzionanti grazie ai veri proprietari made in Lancia.Io girando per i garage di Roma ne incontro negli angoli ancora alcune come nuove di proprietà' dei Lancisti Romani o dei loro parenti con targhe Roma 20.....o giù' di li'||||
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Adesso sono io,a porti la domanda: Come sono queste Fulvia che vedi in giro? Magari rosse, con gommoni, cerchioni strani,senza paraurti e con gli immancabili e improbabili adesivi HF nei parafanghi?
Non confondiamo la moda con la passione, che ha ben altre radici!
Vedrai in giro anche tantissime 500, che magari erano buttate in capannoni o fienili a che ora che sono diventate "mitiche", saltano fuori come funghi dopo la pioggia,magari in mano a chi non ne ha mai posseduto una da nuova. Anche in questo caso si tratta di moda/passione,due cose assolutamente diverse.
Anche le 500,in moltissimi casi, hanno ruote in lega (?), strumenti con quadranti gialli o rossi e ovviamente il fregio Abarth sul frontale.
A Cagliari ne circola una con i ripetitori delle frecce direzionali, nei retrovisori, come certe Mercedes e un'altra con un bocchettone di rifornimento del carburante, ad apertura rapida,sul coperchio del cofano anteriore. Roba da farsi inondare di benzina ruota di scorta, batteria ecc. se ci si distrae nel fare rifornimento al distributore.
Anche questa,è "passione"?
"Ma mi faccia il piacere!, direbbe il buon Totò.
Non confondiamo la moda con la passione, che ha ben altre radici!
Vedrai in giro anche tantissime 500, che magari erano buttate in capannoni o fienili a che ora che sono diventate "mitiche", saltano fuori come funghi dopo la pioggia,magari in mano a chi non ne ha mai posseduto una da nuova. Anche in questo caso si tratta di moda/passione,due cose assolutamente diverse.
Anche le 500,in moltissimi casi, hanno ruote in lega (?), strumenti con quadranti gialli o rossi e ovviamente il fregio Abarth sul frontale.
A Cagliari ne circola una con i ripetitori delle frecce direzionali, nei retrovisori, come certe Mercedes e un'altra con un bocchettone di rifornimento del carburante, ad apertura rapida,sul coperchio del cofano anteriore. Roba da farsi inondare di benzina ruota di scorta, batteria ecc. se ci si distrae nel fare rifornimento al distributore.
Anche questa,è "passione"?
"Ma mi faccia il piacere!, direbbe il buon Totò.
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Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Dopo l'oculata gestione dell'Alfa nord di Luraghi, che oltre a costruire modelli ormai leggendari come Giulietta, Giulia, GT ecc, riuscì a chiudere i bilanci in attivo, l'Alfasud (lo stabilimento), risultato di infiniti intrallazzi politici, portò i bilanci in rosso, e fu questa la causa principale della fine dell'Alfa.acca effe ha scritto: ↑10 apr 2019, 22:05 Vedi, Pier, per me L'Alfa Romeo, è morta nel momento in cui dal suo stemma, è scomparsa la parola Milano.
Come ho già raccontato, negli anni 60, c'era un dualismo accesissimo fra Lancisti e Alfisti. Discussioni accese, nei bar e officine, che spesso arrivavano quasi alle vie di fatto, (mi defilavo prima, per via del mio fisico non certo da "Bronzo di Riace")
Quando volevo "umiliare l'avversario", prendevo una moneta da 100 lire (mai rimpiante a sufficienza), e le infilavo fra porta posteriore e fianchetto, di una qualsiasi Giulia. Da una parte la moneta passava a stento, dall'altra, ne passavano comodamente due sovrapposte.
Però, per la meccanica, tanto di cappello.
Oggi, francamente, con la "saggezza" derivatami dall'essere "diversamente giovane", non mi dispiacerebbe avere una Giulia 1600, berlina, non GT, che non mi è mai piaciuta, magari di colore Biancospino.
Luciano.
Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Diciamocela tutta: Anche altre cause hanno portato a certi fallimenti:La mentalità "terrona",per esempio,che spingeva maestranze a mettersi in malattia,per curare il proprio orto,per esempio (parola di terrone DOC,in quanto cagliaritano).
La stessa mentalità che in campagna elettorale,ha decretato il successo di un certo venditore di bibite negli stadi:
Quanti stupidi furbetti avranno pensato: "Ottimo, continuo a fare il posteggiatore abusivo o il venditore di sigarette di contrabbando e il reddito di cittadinanza, mi garantisce lo stipendio dello Stato!".
La stessa mentalità che in campagna elettorale,ha decretato il successo di un certo venditore di bibite negli stadi:
Quanti stupidi furbetti avranno pensato: "Ottimo, continuo a fare il posteggiatore abusivo o il venditore di sigarette di contrabbando e il reddito di cittadinanza, mi garantisce lo stipendio dello Stato!".
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Re: Lezione di Lancismo, quello "vero"
Appunto quello che dicevo io, lo stabilimento dell'Alfasud è stata la principale causa del fallimento dell'Alfa, a causa dell'ingente assenteismo e menefreghismo dei dipendenti, quando addirittura non sabotavano (per dispetto) le vetture lasciando dadi lenti o viti a zonzo all'interno degli scatolati, facendo poi impazzire le officine per eliminare i rumori che provocavano, poi le lamiere lasciate arrugginire all'aperto prima di essere tagliate per le scocche hanno completato l'opera (disastrosa). Io nel 1990 acquistai una delle prime Alfa 33 appena ristilizzate dalla Fiat, ebbene a fronte di una meccanica eccellente, dovetti fare lo stradello presso la concessionaria per gli innumerevoli difetti dovuti al montaggio approssimativo o alla qualità scadente dei particolari, paraurti disallineati dalle lamiere, portellone che non si apriva, cinture che si bloccavano, comandi del clima che si inceppavano ecc.