un altro pezzo di piemonte ( e di italia)che se ne và:(

[nicola durano]

dopo la nostra cara Lancia ed altre mille aziende piemontesi dell'auto e non eccone un altra che ha spento le luci dopo una storia lunga un secolo.
Mi dispiace davvero TANTO,mi mancheranno i suoi prodotti , i suoi spot, la sua galuperia...
ciao galup!!!!!!!

http://www.linkiesta.it/panettone-galup-crisi

[Senobarnard]

:(

[Elettriko]

Peccato....
Speriamo solo che qualche grande azienda rilevi l'azienda proseguendone l'attività , come ha fatto ad esempio la Heineken con Ichnusa.
Che belli gli spot di una volta......

[DeltaHPE]

Dispiace certo ...

[warner]

Eh si...a Pinerolo era una tradizione,ma a mio avviso e' solo l'inizio,ne vedremo ancora di queste chiusure....

[lore2000]

Diciamo grazie a Marchionne!!

[PG]

Scusate, ma qui Marchionne non c'entra nulla.
E' stata la testardaggine delle due eredi, mal consigliate, a far sì che la produzione si fermasse per mancanza di liquidità di cassa. Comunque ci sono 35 offerte formali per rilevare l'azienda, vedremo se le eredi si convinceranno a cedere.

[Elettriko]

Speriamo , dispiace vedere marchi storici sparire......

[trinacrius]

Mi sembrava strano.....
c'era sicuramente qualcosa sotto. Non avrebbe neanche tanto senso chiudere prima della stagione festiva per la produzione dei panettoni. Al massimo uno prende la decisione dopo. Però se ci sono dei problemi all'interno dell'amministrazione .......

[Japo]

Anch'io spero che qualcuno rilevi lo stabilimento e non solo il marchio, altrimenti oltre ai posti di lavoro si perderà ancora una volta un inestimabile patrimonio di storia e professionalità. Intanto, nei giorni scorsi, tra gli scaffali dei supermercati son comparsi i primi panettoni e non vedere più biancheggiare le inconfondibili scatole del Galup, sempre uguali a se stesse, mi ha messo un velo di tristezza.
Ricordo anch'io quei begli spot col grande Macario. Un giorno di tanti anni fa, avrò avuto si e no 4 anni, passeggiando sotto i portici di Piazza San Carlo a Torino per mano della mia madrina di battesimo, scorsi un anziano signore sorseggiare un tè al tavolino del Caffè Torino. Era lui... il nostro Erminio! Con uno strattone mi liberai dalla stretta di Madrina e, nell'ingenua spontaneità infantile, gli corsi incontro, inseguito dalla mia disperata tutrice che caracollava su un paio di quelle grosse zeppe in vimini, allora di gran moda. Inutile dire che fui io ad essere raggiunto prima di guadagnare la mia meta. Lo sculaccione giunse di rito, che il Telefono Azzurro era là da venire; le lacrime seguiron di copione.
"Ma no! Madamin! Ch'aj rusa nen!" (Ma no! Signorina! Non lo rimproveri!)
L'inconfondibile vocina di Erminio Macario venne a riportar la pace. S'era alzato e avvicinato: il suo viso mi sorrideva mentre, curvo su di me, con la mano mi scompigliava i capelli. Quella stessa mano andò poi a frugare nella tasca della giacca, da cui saltò fuori una di quelle caramelle dure a forma di spicchio e al gusto di limone. Poche battute e poi tornò alla sua tazza, mentre la caramella scompariva nelle mie avide fauci di piccolo goloso.
Quanto tempo... che nostalgia...

Grazie a tutti e...

EVVIVA LE LANCIA!

Jacopo B.