ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Parole in libertà
PG
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

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Comunque Mercedes e gruppo VW-Audi-Porsche hanno deciso di fornire la benzina sintetica tramiite un servizo specifico così che gli appassionati possano continuare a far correre le loro beniamine in pista.
warner
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

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Si ok ma quello e' un settore di nicchia riservato ai soliti benestanti a mio avviso fosse stata seguita questa soluzione a beneficio di tutti si salvava capra e cavoli inquinamento (ammesso che sia reale l'interesse in merito) e chi da comune mortale non puo' permettersi un auto nuova.Poi beneinteso..resta un mio pensiero

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PG
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da PG »

Il senso del mio discorso era: chi vuole si organizza e fa, ma chi non vuole....
Hai mai visto un benzinaio col marchio di una qualsiasi multinazionale che abbia la colonnina delle ricariche?
A Torino ci sono solo colonnine di gestori di energia, noleggiatori, etc.
Simonone_2
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

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appietta57 ha scritto: 16 nov 2021, 12:39 Con il petrolio ci fai le guerre:
tieni soggiogate intere zone del mondo in cambio di forniture militari, molto spesso obsolete.
Le petroliere possono essere tenute ferme in mezzo al mare, la corrente una volta prodotta va messa in rete....

Se all'Afghanistan nessuno vendesse le armi ora si tirerebbero i sassi con la fionda !!!

Perché a inizio '900 i veicoli elettrici superavano in quantità gli altri tipi di trazione ?
visione ormai superata. La nuova frontiera sono le risorse minerarie, come per esempio il Litio o il silicio. E casualmente il governo cinese sta distribuendo "sussidi" a pioggia nelle nazioni africane più povere di denaro ma più ricche di risorse minerarie, allo scopo di firmare accordi di sfruttamento delle loro risorse minerarie, appunto.
Ormai il mercato del litio o del silicio, lo fanno i Cinesi, e decidono chi può produrre e chi no.
Caso emblematico: una marca cinese, Lynk & Co, sta entrando sul mercato italiano con un mezzo suv ibrido, e anche fatto molto bene.
La fornitura viene proposta praticamente su misura sulle richieste del cliente: dal noleggio per 1 mese, al noleggio a lungo termine, al car sharing, all'acquisto.
Dovendo comprare un'auto per l'azienda, ho mandato una mail per curiosità, e ho fatto una chiamata di presentazione con una loro responsabile commerciale.
Un paio di settimane dopo, mi hanno ricontattato, chiedendomi di mandare la visura camerale, in modo da sottoscrivere il contratto di noleggio a stretto giro, in modo da ritarare seduta stante il mio nuovo veicolo. Questo mentre Mercedes, Volksvagen, Jeep e Ford hanno le linee ferme e tempi di consegna superiori a 1 anno, per mancanza di chip.

Per inciso, non ho sottoscritto il contratto, principalmente perchè ho enormi perplessità sull'effettivo valore tecnico del veicolo. Mi hanno mandato una brochure di 30 pagine. Nelle prime 15 non solo non si faceva cenno a nessun dato tecnico, ma neppure si vedeva una foto dell'auto. Erano tutte foto di hipster in monopattino, divani shabby chic in ambienti di recupero industriale che piacciono tanto ai designer etc etc. E la loro testimonial è una signora anziana con la seguente didascalia (cito per sommi capi): se schiaccio il pedale la macchina va, e ha un sacco di airbag. Insomma, la macchina per chi non ha il minimo interesse nelle macchine, e quindi non adatta a me.
gcarenini
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da gcarenini »

Lynk & Co., società del gruppo cinese Geely, proprietario di Volvo Cars, Lotus e tra i maggiori azionisti di Daimler AG...
warner
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da warner »

E intanto cominciamo a vedere le prime vittime della follia elettrica, quel po' che rimane a Mirafiori reparti cambi e tante altre aziende settore automotive lasceranno a spasso un sacco di persone ci saranno milioni di disoccupati penso anche al comparto lubrificanti/carburanti ecc...

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deltalxdoc
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da deltalxdoc »

Immagino che tutti questi 'ecologisti' hanno uno o piu' box accanto alla villa e migliaia di
kW per effettuare la ricarica notturna, tanto le fabbriche che utilizzano di giorno l'energia
elettrica stanno chiudendo ...
warner
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da warner »

Sono solo una nicchia di benpensanti benestanti,la macchina di certo non la usano per lavoro,sono green perche' non fanno un tubo al massimo vanno in palestra anche se andra' in porto la loro idea folle non sono coinvolti in prima persona quanto un operaio e' la storia che si ripete

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Simonone_2
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Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

Messaggio da leggere da Simonone_2 »

in realtà l'elettrico o almeno il plug in ibrido è sempre più popolare, e sta diventando sempre più compatibile con le esigenze della vita quotidiana.
Le tesla sono diffusissime, almeno qui a Milano, e si possono anche fare dei viaggi discretamente lunghi considerando una mezzora di ricarica ogni 300 km (tempo che comunque si perderebbe all'autogrill per una sosta ogni tanto)
Per chi sta in città ci sono i plug in ibridi, che forse sono la soluzione più vicina alle esigenze delle persone normali: 40km a velocità massima di 90km in elettrico, buoni per il 90% degli spostamenti quotidiani, e motore termico per quando si deve viaggiare in autostrada.

Chiariamoci, io sono estremamente scettico sul fatto che la modalità elettrica sia una soluzione sostenibile sul lungo periodo, per una serie di questioni.
Il problema delle infrastrutture di distribuzione è quello che mi preoccupa di meno, perchè l'elettricità c'è in abbondanza, e l'infrastruttura si può sviluppare abbastanza facilmente (fino al 2017 ho lavorato a strettissimo contatto con aziende che operavano nel fotovoltaico, e vedevo i loro conti: in estate a mezzogiorno l'elettricità aveva un prezzo negativo: in prtatica c'era così tanta produzione, che ai produttori di energia costava soldi riversare l'energia in rete).

Le mie grosse preoccupazioni sono, in ordine di importanza:
- spostiamo la nostra dipendenza energetica da delle potenze orientali che hanno in mano il petrolio e delle case petrolifere americane, verso una immensa potenza (cinese) che negli ultimi decenni di soppiatto si è impadronita dei diritti di sfruttamento di tutte le principali risorse minerarie nei paesi in via di sviluppo. Questa potenza in quest'anno ha già abbondantemente dimostrato di avere il monopolio di fatto della produzione high tech, e di poter decidere quali fabbriche in tutto il mondo rimangono aperte, e quali devono fermarsi per non avere i componenti. in più è una superpotenza con metodi di controllo poco trasparenti, e sicuramente ha una forza inimmaginabile. Detto in soldoni e in maniera molto cinica, se uno stato mediorientale con qualche pozzo di petrolio diventa troppo instabile, gli USA possono serenamente portargli la democrazia con le bombe. La cina può fare quel che vuole, e biden muto: prima ancora di perdere una eventuale guerra nucleare con la Cina, gli stati uniti sarebbero messi in mutande economicamente, visto che una quota enorme del debito pubblico USA è in mano cinese.
- si è già detto in abbondanza che l'elettrico non è verde come si dice, perchè la produzione degli accumulatori è energivora, e l'elettricità va prodotta, spesso con fonti fossili
- smaltimento degli accumulatori esausti: a quanto ne so (ma non posso assicurare che sia vero) non si sa ancora cosa fare degli accumulatori esausti. Al momento la germania interra il litio nelle miniere abbandonate, aspettando che si sviluppi una tecnologia di riciclo. Immaginate cosa potrebbe fare (o sta già facendo?) la camorra in questo business?
Vedevo un video youtube che faceva un paragone interessante: a inizio 2000 il turbodiesel era la tecnologia che piaceva a tutti, perchè produceva dei "numeri" di CO2 più bassi rispetto al benzina, e i politici miopi guardavano solo a quello, ignorando altre cosette tipo NOX e PM. La politica ha buttato milioni e milioni in incentivi volti a far diffondere il turbodiesel, salvo poi accorgersi che in realtà la gente muore anche di PM10. Ora la politica si trova milioni di veicoli turbodiesel in circolazione, e dopo averli parzialmente pagati, sta cercando di obbligarci a distruggerli.
Cosa farà la classe politica quando si accorgerà che l'elettrico, che nominalmente non produce CO2, in realtà è molto meno green di quel che si pensa, e che non si sa cosa fare del litio.
- sostenibilità finanziaria: un po' legata al discorso di cui sopra. al momento l'elettrico è sostenibile perchè è pagato in misura consistente da tutti i contribuenti. finchè ci saranno sussidi, l'incentivo a ottimizzare i costi da parte dei produttori non sarà così stringente. Quando la vacca da mungere si prosciugerà, non tutti rimarranno a galla, e chi ha acquistato le macchine "sbagliate" avrà un problema di rivendibilità dell'usato
- tenuta del valore nel tempo: una grandissima incognita legata alla durata delle batterie
SilvanoMaiolatesi
Messaggi: 1703
Iscritto il: 12 set 2016, 00:01

Re: ELETTRICO, emissioni e dintorni.

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Concordo su tutto, è chiaro che sulla transizione elettrica dell'automotive ci sono in gioco enormi interessi economici soprattutto ad opera dei cinesi che hanno spinto su questa propulsione, forte del vantaggio che hanno sulla produzione di motori elettrici, chip e batterie. Riguardo l'inquinamento dei motori endotermici lo si poteva ridurre di molto o annullare con la produzione di carburanti ecologici dal costo non molto superiore a quelli derivati dal petrolio. Poi c'è da tener conto che in Italia la produzione di energia elettrica da fonti alternative è ancora minima e dipendiamo in massima parte dall'estero come il gas per cui ci troveremo a pagare bollette sempre più care, anche grazie a chi ha fatto bloccare l'estrazione del gas nell'Adriatico. Infine l'abbandono dei motori endotermici farà perdere il posto a migliaia di lavoratori che producono parti meccaniche non più necessarie....
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