Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

paolo5m
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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si si è chiaro che non essendoci più i soldi prima di mettere a 50 euro le analisi del sangue al pensionato in R1 o all'operaio cassaintegrato tentano di rastrellare qualche soldo dalle auto d'epoca....

su altri forum ci sono dei disoccupati o lavoratori part time che si sono comprati il Coupé Turbo 16v solo per il fatto di avere le agevolazioni, non rendendosi conto, come invece ho fatto io, che le agevolazioni prima o poi vengono cancellate, e ora sono costretti a venderli...

Purtroppo l'Italia non cresce più dal 2001 e se non riprenderà, oltre alla patrimoniale sugli immobili ci faranno anche il prelievo forzoso dei nostri depositi in stile Amato 1992...
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
Thematurbo
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Caro Paolo ti chiedo scusa , non avevo valutato l'ipotesi che tu potessi avere una situazione economica tale che ti permettesse di buttar via soldi....tieni però presente che non tutti magari hanno la tua fortuna...e tieni presente che spesso la "furbizia" è dettata dalla necessità (non è fortunatamente il mio caso)
Se uno non ha soldi per mantenersi un auto "normale" e ti da fastidio che abbia una regolare auto d'epoca non aspettarti di incontrarlo a piedi, aspettati di incontrarlo con un auto senza assicurazione...e lo stesso dovrà aspettarsi il nostro geniale governo.

P.S. Mi mancano 2 anni di bollo non 3 ma non è una questione di soldi ma di principio....e stai sereno non ti chiederò un prestito.. ;)
paolo5m
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Io i miei conti me li sono fatti prima tenendo conto che, in caso di rivolta delle Regioni (visto che sono molto restie a togliere le auto blu ai consiglieri e agli assessori e i mega stipendi ai dirigenti, portaborse e annessi e connessi) avrei dovuto pagare per 7-8 anni il bollo pieno per 148cv euro zero di una 75 twin spark. E' chiaro che sarebbe stato meglio che la stretta sui bolli e sulle assicurazioni non ci fosse stata, però di gente che circola senza assicurazione ce n'é tanta. Sai in Inghilterra come fanno ? hanno messo un sacco di telecamere che leggono la targa, la convertono in caratteri e la comparano con il database delle assicurazioni che è aggiornato in tempo reale: se viene individuata una macchina con polizza scaduta viene subito allertata una pattuglia che pochi km dopo ferma il mezzo. Se provano a non pagare l'assicurazione gli sequestrano la macchina, se la macchina non vale niente gli pignorano la casa....
In Italia purtroppo abbiamo anche il fenomeno delle targhe clonate, un mezzo del sud può avere la stessa targa falsa di uno perfettamente in regola e perfettamente circolante da un'altra parte d'Italia... ovviamente anche questo circola con un'assicurazione falsa, però credo che uno che circoli con un Cayenne con targa clonata non si accontenti di girare con una Tipo o una Uno arrugginita per stare 'in regola' con l'assicurazione...

Un'altra parola: per me uno che ha un lavoretto part-time o co co pro che prende 700 euro al mese che si era comprato una macchina grossa ventennale da 200-250 cavalli da usare come prima auto confidando che le agevolazioni del bollo e dell'assicurazione sarebbero state eterne é giusto che si debba separare dalla sua macchina, perché ha proprio sbagliato macchina...una macchina storica ha bisogno di pezzi di ricambio che non vengono più prodotti, ha bisogno di andare molto frequentemente dal meccanico, una macchina storica se viene correntemente utilizzata é una spesa continua (e il prezzo di acquisto non é che la prima rata....)... purtroppo questa crisi finaziaria farà tornare molte persone alla realtà dei numeri...
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
Stefano R.
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Pare capire dallo sviluppo del discorso che ci sia una tendenza a pensare che l'auto "storica" possa rappresentare una specie di ammortizzatore sociale. Questo è il classico modo di affrontare un discorso partendo dal posto sbagliato.
Le assicurazioni italiane sono le più care d'europa per un motivo molto semplice: gli Italiani fregano le assicurazioni in modo sistematico, ecco perchè. Non contenti di ciò in certe zone d'Italia l'R.C.auto viene allegramente vista come un optional, con la conseguenza che il fondo di solidearietà si è completamente prosciugato - dunque, nuovi aumenti.
Quando inizialmente i legislatori ragionavano di auto "storiche" dal 21esimo anno in sù non prevedevano di certo i scenari di oggi, ma le condizioni sono cambiati ed il risultato è che il mondo delle auto e moto davvero d'epoca sta pagando il prezzo di questo rapporto parassitario con l'aumento verticale dei premi d'assicurazione.
Come al solito per via dei furbi finisce che pagano tutti, ma qui c'è anche di più, poichè è stato l'asi da sempre ad opporsi alla creazione di una lista chiusa. l'FMI la fece per le moto, malissimo tra l'altro, e nonostante la forte spinta di alcune commissioni di fare qualcosa di analogo ma fatto meglio (perchè non ci voleva la sfera di cristallo per capire che prima o poi saremo finiti in questa situazione) non si fece nulla. Per puri e semplici interessi di bottega, va sottolineato, e per creare consenso da parte dei tanti club federati che altrimenti avrebbero forse otto soci e non i 15 mila di adesso. L'asi ha sempre sostenuto che più si diventa grandi più "peso" si ha. Credo che sia un discorso ampiamente condivisibile fino a che non si diventa un sistema parassitario al resto della società, e questo non dipende tanto dalle dimensioni, ma dal modo di comportarsi....
Certo, è probabile che vedremo una nuova stagione di rottamazioni (e dato le nuove disposizioni in materia saranno rottamazioni vere) e finiremo per avere un parco circolante di macchine ultraventennali su livelli fisiologici, ma credo che questo non farà altro che riportarci tutti alla realtà delle cose.
Dubito che gli appassionati usciranno tutti di casa a comprarsi delle Tipo (per esempio) perchè "vanno salvati". La capacità d'assorbimento di questi veicoli da parte del mondo del collezionismo si approssima allo zero ed è di conseguenza logico che se la legge non fosse stato geneticamente modificato questi sarebbero finiti allo sfascio già da anni.
Ricapitolando:
Se gli Italiani denuciassero solo dei sinistri realmente avvenuti le assicurazioni sarebbero alla portata di tutti, e non ci sarebbe bisogno di questi scappatoi. Inoltre esiste già un pezzo d'Italia che gira senza assicurazione alla faccia di tutti gli altri.
Ci troviamo in questa situazione perchè l'asi non fece la lista chiusa, che avrebbe escluso la maggior parte dei veicoli ultraventennali fin da subito.
Se (come credo) i sinistri di auto storiche si ridurranno ai livelli precedenti, è probabile che lo facciano anche i premi.
Capisco che ci sia della gente fortemente incxxxxxx per come stiano andando le cose, ma prima o poi questa bolla sarebbe scoppiata, e a dire il vero mi sorprende che non sia successo prima...
paolo5m
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Vorrei fare i complimenti a Stefano R. che ha fatto un discorso lineare e ben articolato e che io non sarei riuscito a fare meglio. Inutile dire che lo condivido al 100%. La bellezza di questo forum é che ancora si trovano delle persone di grande cortesia e di grande equilibrio che é raro trovare in altri network.
W viva Lancia. W la Lancia.

In pratica vi è una distorsione del nostro sistema Paese riguardo le assicurazioni RCA che sono viste come degli ammortizzatori sociali o delle vacche da mungere, in cui si inventano incidenti per chiederne il risarcimento, vi sono carrozzieri collusi coi periti che per un danno di 100 euro se ne fanno liquidare 800, vi è gente che non si è fatta niente che pretende di mettere il collare ecc ecc e grazie a ciò abbiamo le assicurazioni auto più care d'Europa di due o tre volte il costo della polizza media di Francia o Germania e che è rimasta invariata nonostante negli ultimi 10 anni la patente a punti che ha dimezzato gli incidenti mortali e dal 2008 in poi anche la diminuzione del traffico su strada conseguente la crisi economica.
In questa legge del 2000 in cui si chiedeva all'ASI di fornire una lista di autoveicoli 'meritevoli' oppure 'particolari' l'asi, per aumentare il numero di iscritti ai propri club, non ha mai redatto né una classifica di auto particolari né un criterio come ad esempio poteva essere 'il restauro alla targa Oro'. Quindi l'ASI pur di intascarsi più tesserati possibili é andata contro le volontà del legislatore che prevedeva di esentare pochi migliaia di esemplari 'meritevoli'.

Come avevo scritto nel post precedente l'auto d'epoca é una cosa che costa e non é per tutte le tasche sia che sia una Fiat Coupé che un'Alfa 75 che una Fiat Punto: i ricambi non si trovano più da nuovi e bisogna cercarli da esosi ricambisti, esosi demolitori, internet... la meccanica di certe auto, mi viene in mente il 2000 16v Turbo Lampredi della Delta Integrale o della Fiat Coupé é onerosa da mantenere in efficienza quindi sia che ci sia il bollo ridotto o meno le spese ci stanno di sicuro ... poi sono macchine che si rompono facilmente... alla fine gli unici che ci guadagnano sono i meccanici, i carrozzieri, i tappezzieri... ma comunque sia il vero appassionato, che io intendo come una persona che sia la passione che i mezzi, continueranno a restaurare sempre anche senza agevolazioni le macchine più significative...
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
deltalxdoc
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Concordo con il discorso sulle inesistente valenza collezionistica di molti modelli ventennali,
ma ancira non capisco come si possa essere favorevole alla presenza di una balzello
basato su presupposti assurdi (la potenza del motore), tanto piu' che la sommatoria dei
bolli gia' pagati nei 20 anni precedenti e' vicino al valore originale dello stesso
(in pratica e' stato preso in affitto dallo stato ... >:D< )

Il discorso assicurazione e' differente, che io sappia non e' regolato dalla legge,
e' un mercato che interessa alle assicurazioni finche' porta guadagni
(e infatti quasi tutte hanno portato a 30 gli anni per proporre tariffe cumulative
senza attendere altro intervento).
paolo5m
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Fin'ora credo di avere capito una cosa nella mia vita: se non si vuole pagare il bollo, non bisogna possedere veicoli !

Perché in se per se come l'Irap sono tasse che servono alla collettività finanziano il trasporto pubblico (lo prendi mai il treno ?), la Sanità (ti curi ?) la Protezione civile .... poi dopo se con questi soldi li buttano nel cesso la colpa é nostra che invece di prenderli a calci nel xxxx continuamo ancora a dargli il voto e le preferenze in cambio di qualche favore....

Cmq, se il bollo lo deve pagare un'auto nuova, non vedo perché non debba pagarlo una TIPO o una UNO o una SUPERCINQUE che sono solo auto vecchie....
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
Thematurbo
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Beh non voglio fare una schermaglia con te Paolo credimi, anche perchè nn servirebbe a nulla... non contesto il fatto che bisogna eliminare i furbi....contesto il fatto che certe decisioni dall'alto vengono prese senza il giusto criterio....
Pure voi mettete dei limiti totalmente arbitrari esattamente come fanno loro.... considerate storiche solo le auto che garbano a voi..le altre sono solo vecchie...
Fino a prova contraria TUTTE le auto hanno il diritto di iscrizione ASI a patto che rispettino certi requisiti e VENGANO USATE COME AUTO STORICHE O AUTO DI INTERESSE STORICO...
IL PROBLEMA QUAL'è? E' che questi requisiti per interessi economici ed immagine sono stati bypassati se non del tutto ignorati permettendo iscrizioni d'ufficio senza neppure ispezionare le vetture....ed è normale che tanti ne hanno abusato..
Ma la colpa di chi è? E' dell'ASI che ha permesso ciò e dei tanti furbetti che ne hanno approfittato...
Chi ne fa le spese? Non certo l'ASI e non certo i furbetti che male che va rottamano i loro cadaveri (cadaveri in riferimento alle condizioni non ai modelli)
Le spese invece le fanno i collezionisti e i restauratori che hanno speso fior di quattrini per la loro passione su auto ultraventennali confidando sul fatto che le cose sarebbero rimaste così...
Io ho la Thema che magari voi considerate solo vecchia (dimenticando il successo che ha avuto) e conosco gente che ne ha 3 , 5 , 7 , 10 e le ha riportate all'antico splendore esclusivamente per passione e nn certo per lucro e non mi sembra giusto che vengano puniti così....
Io spero per loro ma anche per questa nostra passione che il governo conservi si l'idea ma ne modifichi l'applicazione in modo da punire solo i furbetti e non chi ama davvero le vetture vintage e storiche.
Stefano R.
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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Paolo5m, grazie davvero per i complimenti, sei troppo gentile..
Certo, il metodo di calcolo del bollo auto (e moto) è da sempre una cosa vergognosa con un grosso componente ideologico nella sua formulazione. Prima era basata sulla cilindrata ed il numero di cilindri, il che ha reso impossibile alle nostre case costruttrici di metter sul mercato vetture di classe superiore dato che non esisteva (o quasi) un mercato interno sul quale fare affidamento per poter investire in nuovi modelli (guarda che fine triste hanno fatto la Flaminia, l'Alfa 2600 e 6, la Fiat 1800/2100/2300 e 130). E qui parliamo di cilindrate che erano tutto fuori che mostruosi se si guardava verso la media di altri paesi esteri (con l'eccezione della Francia che aveva un sistema fiscale quasi draconiano come il nostro).
Poi, in seguito al terremoto in Irpinia c'è stata la trasformazione del bollo da tassa di circolazione in tassa di possesso - nata come una tantum - e così è stata una strage per tantissime auto e moto realmente storiche che sono finite radiate o demolite.
Poi c'è stato il periodo dove i nostri cari governanti stavano in agguato aspettando il momento giusto per fare cassa - vi ricordate il superbollo sulle vetture a gasolio e quello sui 4x4 fatta ad arte in modo che non colpisse la Campagola, la Panda, la Delta e la Lada Niva? Robe da matti.
A dire il vero per noi appassionati il successivo cambio del calcolo del bollo in cavalli è stato quasi sempre un sollievo, dato che le nostre macchine hanno generalmente delle potenze specifiche piuttosto basse.
In altri paesi il bollo è ancora una tassa di circolazione che è ovviamente più giusto, ed in altri paesi ancora (tipo la Gran Bretagna) costa la stessa cifra per tutte le auto, che sia una Mini oppure una Rolls Royce - il ragionamento essendo che le auto usano tutte le stesse strade ed il resto delle tasse si paga al distributore. Vorrei vedere le reazioni sdegnate di tanti politici, opinionisti e giornalisti se qualcuno avesse il coraggio di fare una proposta simile.
Così siamo ridotti ad essere un paese che gira con delle macchine spesso largamente insufficenti ai reali bisogni delle famiglie, con l'unica nostra casa costruttrice rimasto che non costruisce berline di grande serie più prestigiose della Giulietta e che ha perso il treno (finora) di quei SUV e Crossover che nell'ultimo decennio si sono rivelate dei toccasana per tante case estere. Cercare di costruirsi una superiorità morale dicendo che i proprietari di SUV sono dei criminali che odiano il pianeta non è stata forse la risposta giusta a questo stato di cose...
Comunque, tutto questo esula un pò dal discorso iniziale, ma rimane il fatto che da nessuna parte al mondo esiste un'esenzione del bollo esteso quanto il nostro. In Gran Bretagna per esempio, paese (giustamente) cosiderata la culla del movimento dei veicoli d'epoca, il bollo è gratis solo per le auto che hanno più di quarant'anni (si, avete letto bene - quest'anno le macchine del 1974 pagano ancora il bollo) e pare che nessuno si scandalizzi della cosa. Inoltre, i veicoli costruiti prima del 1960 sono esentati dalla revisione periodica mentre per tutti gli altri veicoli si deve fare ogni anno.
Certo, da noi i passaggi sono spesso rovinosi (la sono quasi gratis) e la burocrazia demenziale, ma l'unico aspetto dove sulla carta noi stiamo veramente molto peggio degli Inglesi è sulle tariffe assicurative, e sappiamo benissimo anche perchè.
paolo5m
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Re: Legge stabilità: stretta sulle finte auto storiche, niente bollo solo se trentenni

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LEGGE DI STABILITA' E ASI PDF Stampa E-mail
Scritto da A.A.V.S.
lunedì 20 ottobre 2014

PER IL PRESIDENTE ASI LA PASSIONE DEI SOCI VALE € 150,00

Com’è ormai noto a tutti gli appassionati, il Disegno di Legge di Stabilità per il 2015 (ex Finanziaria) prevede, agli artt. 30 e 44, l’abrogazione dei comma 2 e 3 dell’art. 63 della Legge 342/2000.

Mentre il comma 1 di questa legge prevede la possibilità del pagamento delle tasse automobilistiche in misura ridotta per tutti i veicoli (esclusi quelli adibiti ad uso professionale) al raggiungimento del trentesimo anno dalla data di costruzione, i successivi comma 2 e 3 (abrogati nella Legge di Stabilità 2015) estendono questo beneficio anche ai veicoli di particolare interesse storico a partire dal ventesimo anno.

Nell’art- 63 sono esemplificate le caratteristiche richieste ad un veicolo per poter essere considerato di particolare interesse storico.

L’individuazione di tali veicoli è demandata alla determinazione dell’ASI e, per i motoveicoli anche della FMI. Tale determinazione, prevede la Legge, va aggiornata annualmente.

La FMI pubblica ogni anno l’elenco dei motocicli ultra ventennali che ritiene di particolare interesse storico mentre l’ASI ha sempre sostituito l’elenco previsto con una lettera indirizzata annualmente al Ministero delle Finanze ed alle Regioni in cui si afferma che: “…sono da ritenersi veicoli di particolare interesse storico e collezionistico….siano iscritti nei propri Registri ASI ai fini fiscali e venga loro rilasciato l’Attestato di Datazione e Storicità (ad probationem)”.

Questo implicito rifiuto di pubblicare una lista, nonostante i richiami contenuti nella Circolare Prot. 2001/81335 del 1 giugno 2001 dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, ha fatto sì che quanti desideravano beneficiare del pagamento delle tasse in misura ridotta si sentissero obbligati ad iscriversi all’ASI. Da ciò l’anomalo incremento dei soci, passati, nel corso di valenza dell’Art. 63, da poche migliaia ad oltre 200.000.

Con questa azione l’ASI si è trasformato da ente culturale preposto alla conservazione del patrimonio motoristico, qual è stato fino al 2000, in un vero e proprio Sindacato Proprietari Veicoli Usati (SPVU).

E’ ovvio che, in previsione di un drastico ridimensionamento del numero dei propri soci (e conseguente assottigliarsi dei propri bilanci), l’ASI cerchi di correre ai ripari.

E’ di questi giorni l’invio ai presidenti di tutti i club federati di un appello ad avvicinare tutti i parlamentari conosciuti per cercare di scongiurare l’abrogazione dei due comma dell’Art. 63.

Questo appello è accompagnato da una serie di considerazioni che dovrebbero servire da supporto all’opera di convincimento.

Se si leggono con attenzione queste “Note” si rimane sconfortati: tutti i ragionamenti, alcuni almeno in parte condivisibili, portano ad una sola conclusione, contenuta nell’ultimo capoverso: “Avevamo una Federazione apprezzata nel mondo e all’improvviso, sostanzialmente viene azzerata….”

Vale però la pena di fare alcune considerazioni: dal 2000 ad oggi tutta la politica dell’ASI è stata improntata ad un unico fine: aumentare il numero dei soci (e quindi degli introiti).

Non si è tenuto volutamente conto del fatto che la FIVA, di cui l’ASI è il rappresentante ufficiale in Italia, ha da tempo fissato l’età minima dei veicoli a 30 anni, che l’Italia è l’unico Paese in Europa che ha il limite a 20 anni, che lo stesso limite di 30 anni è quello previsto nel comma 1 dell’art. 63.

E’ per questo motivo che i numerosi provvedimenti presentati al Parlamento che proponevano di elevare il limite a 30 anni ma con una clausola che consentiva l’”invecchiamento” di un numero limitato di veicoli ventennali, sono stati tutti boicottati e fatti finire su un binario morto.

Riteniamo che l’aver insistito sul limite d’età di 20 anni sia stato un grave errore di cui l’ASI si è forse già pentito: ha gonfiato l’ente con un elevato numero di cosiddetti “soci” il cui unico interesse per i veicoli storici consisteva nel risparmio di € 150,00 (in questa misura l’ASI ha quantificato il costo “medio” del bollo).

Questi “soci” sono pronti a svanire come neve al sole non appena il vantaggio conseguito viene meno e il castello, come tutte le costruzioni basate sull’argilla, al primo scossone, scricchiola e corre il rischio di afflosciarsi.



Associazione Amatori Veicoli Storici A.A.V.S.
Lancia Fulvia 1300 berlina 2° serie 1971
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