Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Ho ritrovato le foto del 1960 della Aurelia B10 di mio padre dove appena nato andavamo al mare a Castiglioncello e al mare di Torvaianica poi le riduco per postarle. Maimone.
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Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Che viaggi ragazzi, e con la strada statale n.1aurelia del tempo, ricordo che la facevamo per Castiglioncello in tre ore e mezza sono circa 300 km. ma c'era poco traffico a quei tempi.
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Che auto da sogno!. Era nera o Bleu Lancia?
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Mi pare blue' ma non sono sicuro troppi anni e la foto e' in bianco e nero, ciao Luciano.
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Ciao, Roberto. Tuo padre doveva essere davvero un vecchio lancista, visto che l'aveva comprata con la guida a destra. All'epoca le Lancia nascevano con guida a destra,a sinistra solo su richiesta,Era così anche per l'Appia prima serie. In quest'auto, per complicare le cose,c'era la disposizione strana del comando del cambio: In tutte le auto italiane con cambio al volante, come Fiat 1100, Alfa Giulietta e 1900, per fare qualche esempio, la disposizione era quella classica: Prima e seconda, con la leva in direzione del volante, terza e quarta, invece, in direzione del cruscotto, come pure nella Fulvia Berlina. Nell'Appia, invece no. La prima e la seconda, verso il cruscotto, terza e quarta, con la leva verso il volante. Fortunatamente, già nella seconda serie, si era arrivati allo schema tradizionale, per le auto italiane..
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Io so' che con quella macchina ho fatto dei viaggi cosi' comodi che ci dormivo come se fossi dentro una culla che quando prendeva velocita'era talmente stabile che non si sentiva assolutamente niente era come entrare in una altra dimensione, la tenne parecchi anni poi mi pare che compro' una Giulietta Sprint poi una Fiat 1300 . Capisci perche' sto ' cercandone una sono curioso di provare la guida, ma con la guida a sinistra perche' mi ricordo che mio padre si lamentava per fare i sorpassi era poco pratica con la guida a destra e poi i freni a tamburo la cui efficenza era per il peso della vettura poco efficente, altri tempi.-D
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Io avrò dei gusti strani. Tuttavia, da oltre 40 anni, mi chiedo una cosa: Chi abbia potuto storpiare, con la seconda serie, quell'autentica opera d'arte, che era il muso della prima serie?
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Mi riferivo alla Fulvia., naturalmente.Ho sbagliato casella.
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Chi ha fatto i disegni della seconda serie era sicuramente un disegnatore fiat bisognerebbe sentire Castagnero c'era una sua intervista su ruote classiche di qualche mese fa' .Forse si salvavano il disegno dei sedili col poggia testa della 3 erano piu' avvolgenti ed anche piu moderni ma il tessuto tipo vellutino non valeva niente, alla faccia della pelle.
Re: Ritrovata foto della Aurelia B10 di mio padre e il sottoscritto, in bici 1960 .
Sempre secondo il mio modo di vedere, materiali e cerchi da utilitaria a parte, lo scempio è stato fatto proprio nel frontale, sia di coupè, che di berlina. La Lancia, in tutti i suoi modelli, conservava,come tratto distintivo, la mascherina a forma trapezoidale, sia nelle vetture, che nei mezzi commerciali,dalla piccola Jolly,ai mastodontici Esatau, Esadelta e vari. La nuova mascherina, con le sue cromature pacchiane, sarebbe potuta appartenere,indifferentemente, ad una Fiat,Ford,Volkswagen. Anche l'Alfa Romeo aveva sempre conservato la sua mascherina caratteristica,sia nelle vetture che nei "commerciali", a partire dal Romeo, fino ad arrivare al grosso Alfa Mille. Questione di amore per la tradizione e per la Storia di un Marchio.